Le accuse contestate dai magistrati antimafia di Napoli sono quelle di associazione a delinquere finalizzata all'esercizio abusivo dell'attività assicurativa, ma, anche, estorsione, porto e detenzione di armi.
Le polizze che venivano prodotte e commercializzate dalla banda avevano tutto il necessario per essere spacciate per vere, con tanto di loghi falsi di compagnie del calibro di Unipol, Sara Assicurazioni e Generali Assicurazioni.
L'operazione aveva ottenuto un gran successo grazie anche alla collaborazione di molti concessionari che, evidentemente, appoggiavano e coprivano l'attività del clan camorrista.
Ovviamente la vittima era l'ignaro assicurato che in caso di incidente doveva provvedere in prima persona al risarcimento dei danni in quanto la polizza in possesso si rivelava falsa.
Ma come ci si può difendere dalle false polizze assicurative?
Un modo estremamente semplice è quello di telefonare direttamente alla compagnia assicurativa (Unipol, Reale Mutua, Generali, Sara, ecc.) per chiedere conferma della validità della propria polizza e di tutte le coperture assicurative incluse.
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